Con il termine telogen effluvium si intende un aumento transitorio della caduta di capelli, che trova una spiegazione fisiologica nel fatto che un elevato numero di follicoli piliferi passa simultaneamente dalla fase di anagen (fase di crescita) alla fase telogen (fase di riposo).

Il telogen effluvium può manifestarsi a qualunque età e può colpire entrambi i sessi, ma risulta più frequente nelle donne adulte. Inoltre, è stata evidenziata un’incidenza maggiore nei soggetti di età compresa fra i 20 e i 55 anni.

In un individuo normale sano, fino al 90% dei follicoli del capello è in fase di anagen (crescita) e solo il 10% in fase telogen (riposo). Se la percentuale di questi follicoli in fase di riposo aumenta, si osserva un incremento significativo della caduta dei capelli e un diradamento progressivo del cuoio capelluto. Il paziente riferisce al dermatologo un’aumentata caduta di capelli sia al lavaggio sia durante la giornata (da 100 a 600) e questo disturbo produce generalmente un grave stato di ansia e preoccupazione.

Telogen effluvium

Esistono 2 tipi di telogen effluvium:

  • acuto: diradamento diffuso più o meno evidente con una risoluzione spontanea in 2-3 mesi;
  • cronico: perdita di capelli che si protrae nel tempo (più di 6 mesi), con alternanza di fasi di remissione e riacutizzazione. Il nuovo capello che ricresce risulta più assottigliato del precedente, soprattutto nelle regioni frontali.

La diagnosi di telogen effluvium viene generalmente utilizzata per una grande varietà di tipologie di caduta di capelli, provocate da diversi fattori scatenanti. Anche i primi stadi dell’alopecia androgenetica (calvizie) implicano un incremento nel numero di follicoli in fase telogen.

Esistono una serie di fattori scatenanti a cui il paziente può essere stato esposto fino a 4 mesi prima e che determinano un’accelerazione nella caduta dei capelli. Fra questi vanno inclusi:

  • malattie infettive (dalla semplice influenza alla infezione da HIV);
  • deficit nutrizionali (carenza di vitamine e minerali, in particolare ferro);
  • interventi chirurgici;
  • alterazioni ormonali (post-partum, sospensione contraccettivi orali…);
  • ipertiroidismo o ipotiroidismo;
  • malattie acute o croniche (diabete, colite ulcerosa…);
  • prolungata carenza di ferro (associata o no ad anemia)
  • elevate temperature corporee (febbre);
  • radiazioni ultraviolette o ionizzanti;
  • cospicue perdite di sangue;
  • assunzione di alcuni farmaci (es. anticoagulanti, antidepressivi, ACE inibitori…);
  • forte affaticamento fisico;
  • stress psico-emotivo.
Caduta di capelli in fase Telogen effluvium

Caduta di capelli in fase Telogen

In caso di manifesto telogen effluvium, la prima cosa da fare è identificare e rimuovere la causa scatenante e, in molti casi, ciò è reso possibile eseguendo una serie di accertamenti diagnostici. È necessario sottoporsi ad esami ematochimici completi per valutare e individuare ad esempio eventuali alterazioni tiroidee o una carenza di ferro e altri minerali. La terapia del telogen effluvium può prevedere una detersione adeguata, l’utilizzo di lozioni specifiche e di integratori alimentari.

Importante è comunque ricordare che il telogen effluvium è un processo che fa parte del normale ciclo di crescita e caduta del capello e, una volta identificata e risolta la causa scatenante, è un processo fisiologico che può essere tenuto sottocontrollo e curato.